Come ridurre i grassi nell’alimentazione

Ridurre i grassi nella propria alimentazione è utile per dimagrire e auspicabile per rimanere in salute: ecco i consigli utili, dalla scelta degli alimenti ai metodi di cottura da preferire.

Come ridurre i grassi nell'alimentazione

Come ridurre i grassi nell’alimentazione? Si tratta di un interrogativo che un po’ tutti ci poniamo ma soprattutto chi, per ragioni di salute o di linea, è in cerca di consigli utili per un’alimentazione sciogli grasso, anche senza dover necessariamente ricorrere ad una dieta ferrea. Alle volte bastano solo dei piccoli accorgimenti, come i giusti abbinamenti o la revisione di alcune abitudini alimentari sbagliate. Ecco qualche dritta a riguardo.

Perchè ridurre i grassi nell’alimentazione?

Consumare troppi grassi, è ampiamente confermato, ci mette a rischio per tutta una serie di patologie. Una dieta ricca di grassi, ad esempio, può contribuire alla comparsa di malattie cardiache. Oppure può causare il sovrappeso e l’obesità, con tutte le conseguenze che queste comportano. Infine, troppi grassi sono correlati ad ipertensione e diabete. Meglio pensarci per tempo, quindi, adottando un’alimentazione adeguata.

Gli alimenti da prediligere per ridurre i grassi nell’alimentazione

Iniziamo dagli alimenti a ridotto contenuto di grassi, che sono i primi alleati di chi vuole ridurli nella propria dieta. Come è ovvio dedurre, si tratta soprattutto di frutta e verdura. In linea generale è un po’ tutta a ridotto contenuto di grassi, ad eccezione dell’avocado il quale, seppure frutto, ne contiene parecchi, anche se per la maggior parte buoni. Da favorire in ambito di carne è quella bianca (pollo e tacchino, ai quali togliere la pelle, se presente) o, in alternativa, i tagli più magri di manzo e maiale. Non solo: se la carne scelta ha del grasso attaccato, meglio eliminarlo prima della cottura. Via libera al pesce, ma cercando di evitare quello più grasso, come l’aringa, il salmone, l’anguilla. Al tonno sott’olio preferite quello al naturale conservato in acqua, oppure il tonno fresco. Se siete soliti bere il latte intero, potete sostituirlo con quello scremato o parzialmente scremato, oppure con uno vegetale non grasso.

Le cotture adatte per ridurre i grassi nell’alimentazione

Anche i metodi di cottura degli alimenti incindono sull’assunzione giornaliera dei grassi. Per ovvie ragioni, se la nostra missione è quella di limitarli, la frittura è bandita. Preferite la cottura al forno, al cartoccio o sulla griglia. O, ancora, quella in umido o lessa. Ma, soprattutto, la cottura a vapore, che a differenza delle precedenti ha il grande vantaggio di non fare disperdere le sostanze nutritive in acqua. Le conserva tutte all’interno dei cibi.

Ridurre i grassi nell’alimentazione: le sostituzioni

Molte ricette prevedono condimenti troppo grassi ed alle volte ingiustificati, specie se possono essere sostituiti da ingredienti capaci di regalare un gusto altrettanto gradito. E’ il caso della panna da cucina. In alcune ricette di sughi per spaghetti, penne & Co., può essere sostituita con la ricotta, con lo yogurt o con lo yogurt greco (con pochi grassi) che hanno la capacità di conferire la stessa, se non maggiore, cremosità. In alcune salsine, ad esempio in quella del pollo al curry, il latte intero (insieme a poca farina) ci regala una salsa cremosa e più leggera. Stesso discorso vale per i formaggi cremosi light. Al burro è meglio preferire l’olio di oliva, ma senza esagerare. No, invece, allo strutto. Nelle ricette che prevedono un uovo si può, laddove possibile, sostituirlo con due albumi, decisamente più magri.

I consigli utili su come ridurre i grassi

Le spezie e le erbe aromatiche sono grandi alleate di pietanze altamente saporite. Alle volte basta aggiungere del curry o della paprika ad una carne bianca o ad una verdura per ravvivarne il sapore senza dover ricorrere a condimenti pesanti. Provate ad esempio, l’erba cipollina sulle patate al forno, sono una delizia. Anche il succo di limone costituisce la ciliegina sulla torta di molte pietanze.

Cosa succede quando non siamo noi a cucinare? Se mangiamo fuori, basta scovare sul menù l’alternativa adatta a noi, oppure, se siamo al ristorante possiamo chiedere che il condimento venga servito a parte in modo che possiamo regolarci da soli. In via generale basta scegliere carne o pesce grigliato o cotto al forno, una insalata o un sorbetto/granita al posto di gelati o torte farcite con creme.

Un trucco utile è quello di prendere l’abitudine di misurare con un cucchiaino la quantità di olio che unite ai cibi: vi renderete conto decisamete meglio di quanto ne state consumando, ma soprattutto non correrete il rischio di aggiungerne più del dovuto.

Un avvertimento: molti alimenti commercializzati come light o senza grassi sono, in compenso, ricchi di sale o zuccheri, che in grande quantità tanto bene non fanno. Leggete sempre ed attentamente le etichette.