Latte parzialmente scremato

Il latte parzialmente scremato è più leggero del latte intero perché viene rimossa buona parte della componente lipidica. Si ottiene così un prodotto ideale per la cucina e adatto anche a bambini di età superiore ai due anni.

Latte parzialmente scremato

Il latte parzialmente scremato è un latte vaccino, che si differenzia da quello intero per il minore contenuto di grassi che lo caratterizza. Il latte intero, infatti, contiene un 3,5% di grassi, a differenza del parzialmente scremato che ne ha tra l’1,5% e l’1,8% e quello scremato che ne ha lo 0,5%.

La scrematura, ossia il processo che viene compiuto per ottenerlo, rimuove la componente lipidica del latte, purificandolo attraverso un processo industriale per separare la parte grassa da quella acquosa. Il latte può poi essere rimiscelato per ottenere prodotti con una diversa corposità e percentuale di grasso.

Valori nutrizionali e benefici del latte parzialmente scremato

Il latte parzialmente scremato, a causa della lavorazione più approfondita che subisce, contiene meno grassi, ma anche meno principi nutritivi rispetto al latte intero. Contenendo di conseguenza anche meno sodio e grassi saturi, è utile per fornire il giusto apporto di calcio (come molti prodotti caseari è infatti un’ottima fonte di questo minerale) a persone con problemi di pressione e ipertensione.

Il latte parzialmente scremato in cucina

Qualcuno potrebbe dire che è meno saporito rispetto al latte intero: ciò è dovuto alla rimozione dei grassi che contribuiscono in parte a veicolarne il sapore. Quando lo si beve si ha la sensazione di gustare un prodotto più leggero rispetto al latte intero, e anche in cucina l’uso del parzialmente scremato ha i suoi vantaggi: è adatto ai bambini dai due anni in su e spesso viene consigliato nei regimi alimentari controllati per il moderato apporto calorico (42 kcal per 100 g).

Può essere pastorizzato (per distruggere i microrganismi patogeni) o sterilizzato (per distruggere tutti i microrganismi, spore incluse): dal punto di vista nutrizionale non ci sono grandi differenze, ma si sentirà invece un sapore diverso poiché in base alle temperature a cui viene lavorato il latte corrisponde anche un leggero cambiamento nel gusto. Il latte di mucca “alla spina” è diversissimo da quello trattato!

In cucina ha tantissimi usi: dagli impasti di dolci e torte, come coadiuvante per la cottura di carni e arrosti e come ingrediente per le uova strapazzate.