Come cucinare le fave fresche, secche o surgelate
Idee e consigli su come cucinare le fave fresche, secche o surgelate: tante ricette sfiziose con i legumi tipici della primavera.
Come cucinare le fave (fresche, secche o surgelate che siano) è un interrogativo che ci pervade particolarmente all’inizio della primavera, quando tali legumi tornano ad essere di stagione. Le fave sono buone in tutte le salse: con la buccia, sgusciate, in padella, bollite, con la pasta. Insomma, le ricette sono talmente tante che non basterebbe una vita per elencarle ma, nonostante ciò, vogliamo provare a suggerirvi i migliori piatti con le fave perfetti per la cucina primaverile e non solo. Se durante la bella stagione possiamo deliziarci con quelle fresche, non disdegniamo le fave secche e quelle surgelate nel resto dell’anno.
Come cucinare la fave fresche
Le fave fresche sono uno dei prodotti di stagione primaverili più attesi. Protagoniste della cucina povera, contadina, sono dei legumi dagli interessanti valori nutrizionali e dai diversi tipi di utilizzi in cucina. Ottime nei primi piatti, specie nel risotto, si prestano a secondi vegetariani e a diversi contorni.
Idee per cucinare le fave fresche con la pasta
Per preparare una qualsiasi pasta con le fave fresche, è necessario prima cuocerle, o almeno farle sbollentare. Una volta fatto questo, sono pronte per andare a fare parte del condimento di un succulento primo. Qualche esempio? La pasta con le fave fresche alla siciliana, o la pasta e fave cremosa (con o senza pancetta, per un gusto più rustico). O, ancora, la pasta con fave fresche a minestra, deliziosa e corroborante. Con il finocchietto, con la cicoria, con i carciofi: la primavera fornisce numerosi ingredienti con i quali le fave si sposano bene, basta dare un’occhiata in giro.
Come cucinare le fave fresche con la buccia
Se sono fresche e tenere, le fave si possono cucinare e gustare anche con la buccia. In questo caso, dopo avere eliminato le estremità dei baccelli e il filamento lungo di essi, basta lavarle e farle lessare per poco tempo in acqua bollente salata, quinci procedere alla ricetta di turno, ad esempio in padella con olio e cipollotto fresco, oppure sotto forma di zuppa o, ancora, di un primo.
Fave fresche alla sarda, come cucinarle
Direttamente dalla cucina regionale arriva una delle tante ricette che vale la pena conoscere. Si tratta delle fave alla sarda, un contorno (o secondo piatto), dal gusto deciso e dalla preparazione semplice. Si tratta, in sostanza, di fave cotte in padella con cipolla fatta rosolare nello strutto insieme a pancetta a dadini. A caratterizzarle, oltre il sapore delizioso, è il profumo incredibile del soffritto.
Come cucinare le fave fresche in padella
Questo tipo di cottura è sicuramente il più gettonato e ci regala, di volta in volta, piatti veramente gustosi con il minimo sforzo ed in poco tempo. Tra le tante ricette che si possono provare ci sono le fave fresche in umido con cipolla, con pomodoro o ancora con il guanciale. In padella le fave si possono cuocere anche con la buccia in una tipica ricetta siciliana.
Come cucinare le fave secche
Reperibili in qualsiasi momento dell’anno, le fave secche sono una vera risorsa in cucina: ci permettono di poter mangiare tali legumi primaverili durante qualsiasi stagione. Ma, così come tutti i legumi secchi, anche la cottura di questo tipo di fave richiede particolari accorgimenti.
Fave secche con la buccia, come si cucinano
In commercio esistono sia le fave secche con la buccia che quelle decorticate. Per cucinare le prime, bisogna rispettare un ammollo per circa 24 ore. Questo è il tempo necessario affinché le fave possano ammorbidirsi come dovuto per venire poi cotte alla perfezione.
Come cucinare le fave secche sgusciate
Le fave secche sgusciate, invece, richiedono un tempo di ammollo minore. In questo caso bastano 8 ore o, se preferite, tutta la notte. Al termine basta sciacquarle e lessarle, quindi utilizzarle nella ricetta di turno. Difatti, si possono utilizzare esattamente come le fresche.
Consigli su come cucinare le fave secche bollite
Tra le ricette che si possono realizzare con le fave secche bollite ci sono la pasta, il macco (una sorta di crema di legumi irregolare di origine siciliana), ci sono le fave secche alla pugliese con cicoria, altro piatto povero nel quale sono presenti sotto forma di una cremosa purea in abbinamento alla verdura saltata in padella. Ci sono, ancora, le fave secche con le bietole e quelle con le patate (con pomodorini o con pancetta, tanto per citare due esempi).
Come cucinare le fave surgelate
Le fave congelate costituiscono una risorsa di immediato utilizzo. Rispetto a quelle secche non richiedono ammollo né di essere sgusciate. Sono sempre reperibili nel banco frigo dei supermercati in attesa di appagare le nostre voglie. Pronte a finire nei nostri piatti, si prestano a tante e diverse ricette.
Come cucinare le fave surgelate con la pasta
Se avete un’improvvisa voglia di un primo, date una possibilità alla pasta con fave surgelate e pomodorini, alla pasta con crema di fave surgelate, una bontà per occhi e palato, o per la pasta in brodo, una minestra primaverile sana, leggera e nutriente.
Cucinare le fave surgelate come contorno, ecco come
Anche qui non avete che l’imbarazzo della scelta: le ricette dei contorni con le fave surgelate sono varie e perfette per qualsiasi menù. Potete realizzare una padellata con i piselli ed carciofi, fare le fave in padella con il prosciutto, le fave stufate o, ancora, ottenere una purea da accompagnare a diversi secondi piatti.
Come cucinare le fave surgelate con le kitchen machines
Il Bimby e le altre kitchen machines come il Moulinex Companion, il Kenwood Kcook Multi e il Monsieur Cuisine Connect sono un valido aiutante quando si tratta di realizzare ricette sfiziose, e quelle con le fave surgelate non fanno eccezione. Il robot ci regala ottimi manicaretti in poco tempo, e senza troppi sforzi. Qualche esempio? Potete provare la pasta e fave congelate, la zuppa di fave surgelate ed il purè di fave, tutte ottime pietanze che in primavera non possono assolutamente mancare in tavola.