Latte di mandorla
Il latte di mandorle è un ottimo sostituto vegetale di quello vaccino: dalle calorie alle proprietà, scopriamone di più.
Il latte di mandorla appartiene alla grande famiglia del latte vegetale. Se negli usi non differisce poi molto da quello vaccino, calorie, valori nutrizionali, benefici, controindicazioni e ricette (nonché il prezzo) sono differenti. Si ottiene frullando le mandorle con acqua e filtrando la miscela ottenuta per rimuovere le parti solide. In commercio viene commercializzato sia con che senza zucchero. In ogni caso, resta uno dei più piacevoli al palato, specie quello siciliano. Scopriamone le caratteristiche e come berlo ed usarlo in cucina.
Latte di mandorla, benefici e valori nutrizionali
Il latte di mandorle ha un contenuto calorico più basso non solo rispetto al latte vaccino, ma anche a molte altre bevande a base vegetale. E’ fonte naturale di vitamina E, antiossidante utile nella lotta contro i radicali liberi e di minerali. Quali sono i benefici del latte di mandorla? E’ nutriente (spesso lo si trova in versione “fortificata” con aggiunta di vitamina D, calcio e proteine); il suo basso contenuto calorico lo rende adatto anche a chi è a dieta; quello non zuccherato non aumenta i livelli di zucchero nel sangue. Ancora, non contiene lattosio, ed è quindi perfetto per gli intolleranti.
Le controindicazioni del latte di mandorla
Non ha molte controindicazioni, ma quella più evidente è che è povero di proteine, essenziali per molte funzioni corporee. Inoltre, non è adatto per i neonati in quanto povero di nutrienti indispensabili per il loro corretto sviluppo. Infine, quello che si trova in commercio può contenere additivi. Oltre lo zucchero, anche sale ed aromi vari. Differente è il discorso per il latte di mandorla fatto in casa.
Come bere il latte di mandorla?
E’ un ottimo sostituto del latte vaccino. Tuttavia, non lo si può usare indifferentemente al suo posto. In via generale si può bere a colazione o mangiare insieme ai cereali, si può aggiungere al caffè, utilizzare nei frullati, nei gelati, nei dolci in genere (specie i budini). Il suo uso ideale resta, in ogni caso, quello di berlo freddo – magari con ghiaccio – nelle torride giornate estive per avere un po’ di refrigerio. Qual è il latte vegetale più buono? Per molti è proprio questo.