Sake

Caldo o freddo, il sake accompagna i momenti tradizionali della vita in Giappone: scopriamo come e quando berlo e come usarlo in cucina.

Sake

Il sake, famosa bevanda alcolica giapponese ottenuta dalla fermentazione del riso che, insieme all’acqua, interagisce con dei particolari microbi, è un ingrediente facente parte della cucina nipponica. Il sake, la cui traduzione sta per un generico “alcool“, vanta una storia antica, lunga almeno 2500 anni. Dal sapore alla gradazione, scopriamone di più.

Gradazione del sake

Noto anche come vino di riso (dal suo ingrediente principale) il sake costituisce un liquore incolore la cui gradazione alcolica oscilla tra i 13 e i 17 gradi, poco più di quella dei vini. Tuttavia, del sake esistono diverse varietà, come ad esempio quelli frizzanti, nei quali i gradi risultano essere minori aggirandosi sui 5-6.

Qual è il sapore del sake?

Il sapore del sake giapponese non è sempre uguale, varia, infatti, in base alla tipologia che ci troviamo di fronte. In linea di massima, può essere caratterizzato da un gusto molto leggero, delicato e vagamente fruttato o acidulo, ed in genere è piuttosto profumato. Non solo: il saké esalta il gusto di numerosi cibi grazie agli umami in esso contenuto.

Come e quando si beve il sake

Il sake si beve, ancora oggi, in occasione di alcune cerimonie tradizionali della cultura giapponese, come ad esempio l’inizio di un nuovo anno o alcune ricorrenze legate alle tappe della vita dei più piccoli. Si può bere sia caldo (specie abbinato a cibi particolarmente grassi e unti, dei quali riduce la percezione dei condimenti eccessivi) che freddo, a seconda della stagione e dell’occasione, e si può sorseggiare sia all’interno delle tradizionali tazzine di terracotta che dentro dei comuni bicchieri di vetro.

Ricette con sake, come usarlo in cucina

Oltre che berlo in accompagnamento ad alcune pietanze della cucina giapponese, il sake ha anche altri usi in cucina. Vi si può ricorrere, ad esempio, per cucinare il pollo con le ricette giapponesi, per realizzare la famosa salsa teriyaki (nella quale si usa un sake dolce, il mirin) e per fare una deliziosa marinatura per la carne del ramen. Si può usare, infine, per la preparazione di diversi cocktail.