Anice (liquore)
Ottimo da sorseggiare come digestivo, il liquore di anice è profumato e fortemente aromatico: ecco i gradi, i diversi tipi e le ricette nelle quali poterlo utilizzare.
L’anice è un liquore ottenuto dalla macerazione nell’alcool dei semi di anice pestati per una decina di giorni e filtrati, quindi mescolati ad uno sciroppo di zucchero. Ottimo come digestivo, si può facilmente preparare in casa ed utilizzare anche in cucina in ricette alle volte sorprendenti. Scopriamone i diversi tipi, i gradi e gli usi in cucina.
Qual è il nome del liquore all’anice?
In realtà esistono diversi tipi di liquore all’anice. Tra questi famosa è l’Anisetta, un liquore marchigiano che viene realizzato con un particolare tipo di anice verde tipica del territorio; il liquore Mistrà, perfettamente equilibrato, che non contiene zucchero e si ottiene dall’anice secco, e la Sambuca, che invece si ottiene dalle essenze di anice stellato. Non dimentichiamo il Pastis, liquore francese ottenuto dalla macerazione di anice stellato e liquirizia (ed erbe della Provenza). I gradi del liquore anice si aggirano intorno ad una percentuale compresa tra il 40 e il 45%.
Liquore di anice, usi in cucina
Oltre a poter essere sorseggiato come digestivo, il liquore di anice si può usare nella preparazione di diverse ricette dolci, come quella degli anicini (o biscotti all’anice) e di torte e ciambelle da colazione, perfette da tuffare nel latte. Si può usare per marinare la carne, come nel caso dei carpacci (di manzo e zucchine, ad esempio), per fare il branzino all’anice o per aromatizzare delle salse di accompagnamento per il pesce.