Richiamo di Agnolotti di Borragine: Eataly avvisa dei rischi microbiologici

Richiamo di Agnolotti di Borragine: Eataly avvisa dei rischi microbiologici

Negli ultimi giorni, Eataly ha pubblicato sul proprio sito un annuncio di richiamo di svariati lotti di agnolotti di borragine a causa di un potenziale rischio microbiologico derivante dalla presenza di alcaloidi pirrolizidinici oltre i limiti rilevati nella borragine. Tuttavia, nonostante l’avviso sia stato pubblicato di recente, alcuni lotti interessati sono già scaduti da diversi mesi, sollevando interrogativi sulla tempistica del richiamo e sull’esposizione dei consumatori a potenziali rischi per la salute.

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I lotti soggetti al richiamo sono i seguenti:

  • Prodotto e marchio: Agnolotti di Borragine Plin
  • Lotto di produzione: 2310093 – 2310097 – 2310101 – 2310109 – 2310114 – 2310122 – 2310124 – 2310128 – 2310136 – 2310143 – 2310149 – 2310157 – 2310159 – 2310164 – 2310171 – 2310185 – 2310192 – 2310199 – 2310214 – 2310219 – 2310222 – 2310241 – 2310248 – 2310262 – 2310269 – 2310276 – 2310283 – 2310289 – 2310290 – 2310304- 2310311 – 2310312 – 2310318 – 2310326 – 2310332
  • Data di scadenza: dal 30/04/2023 al 05/01/2024
  • Peso unità di vendita: 300 g – 1000 g

Eataly chiede quindi ai clienti ancora in possesso degli agnolotti di borragine interessati dal richiamo di non consumare il prodotto e di restituirlo per ottenere una sostituzione o un rimborso. Nel caso in cui invece sia già stato consumato, non allarmatevi ma consultate il vostro medico.

Gli alcaloidi pirrolizidinici sono composti naturali presenti in varie piante, inclusa la borragine, e possono rappresentare un rischio per la salute umana. Studi scientifici hanno evidenziato il legame tra l’assunzione di queste sostanze e possibili danni al fegato, oltre a effetti tossici su altri organi del corpo.

Il pericolo deriva dall’eventuale accumulo di queste sostanze nel tempo nell’organismo umano, pertanto l’attenzione a questa esposizione è da rivolgersi soprattutto agli assidui e grandi consumatori di tè e infusioni di erbe, come sottolineato anche dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Sebbene non tutti i consumatori che ingeriscono alimenti contaminati sviluppino effetti avversi immediati, l’esposizione ripetuta o a lungo termine a tali composti può aumentare il rischio di danni alla salute, specialmente a livello epatico.