Come scegliere l’olio extravergine di oliva, i consigli per riconoscere l’olio contraffatto e quello buono

Come scegliere l'olio extravergine di oliva, i consigli per riconoscere l'olio contraffato e quello buono

Quando si tratta di scegliere l’olio extravergine di oliva, mi rendo conto che la varietà di opzioni sul mercato può essere travolgente. L’olio extravergine di oliva è un elemento essenziale nella mia cucina, e voglio assicurarmi di scegliere un prodotto autentico e di alta qualità. Con la crescente presenza di oli contraffatti, è fondamentale essere consapevoli e attenti durante l’acquisto. Ecco alcuni consigli personali che ho imparato nel corso del tempo per identificare l’olio extravergine di oliva genuino.


1. Controlla l’etichetta

Quando prendo una bottiglia di olio extravergine di oliva, la prima cosa che faccio è esaminare attentamente l’etichetta. Cerco indicazioni chiare come “olio extravergine di oliva” e verifico l’origine delle olive. Mi fido dei marchi di certificazione come il DOP o l’IGP, che garantiscono la provenienza e la qualità del prodotto.

2. Controlla il colore

Il colore dell’olio extravergine di oliva ci dice molto sulla sua composizione: non è vero che l’olio verde sia necessariamente il più buono, perché sono tanti i fattori che determinano il colore, come la maturazione delle olive, ma anche la varietà delle olive e la loro posizione geografica, così come anche il tempo o la filtratura.

Inizio a considerare la maturazione delle olive: le olive più acerbe danno un olio ricco di polifenoli (quindi può essere conservato più a lungo) e di colore tendente al verde ma con un sapore più piccante e talvolta un retrogusto amaro, mentre quelle più mature invece danno un olio giallo dorato ma più dolce e delicato, quindi in questo caso scelgo in base alle ricette in cui devo usarlo. Attenzione però: il colore verde a volte può essere dato anche dalla clorofilla data dal fogliame in molitura.

3. La provenzienza dell’olio

Quando sono in dubbio, controllo la provenienza delle olive, vedendo anche dove è situato il produttore e personalmente prediligo oli provenienti dall’Italia. La provenienza mi serve anche per valutare il colore, come vi ho anticipato infatti questo può cambiare in base alla varietà delle olive e la posizione geografica.

Mediamente gli oli del Sud Italia e della Toscana sono quelli più verdi, mentre gli oli del Nord Italia hanno di solito un colore giallo paglierino. Questo perché ad esempio in Puglia viene usata l’oliva Corativa che contiene molti polifenoli e quindi ha un colore verde intenso, mentre in Liguria viene utilizzata l’oliva Taggiasca che invece viene raccolta in piena maturazione e quindi si ottiene un olio dal colore giallo paglierino. Questo mi permette ad esempio anche di scegliere in quali ricette usare l’olio giusto: se voglio maggiore autenticità infatti userò un olio diverso per la ricetta della focaccia barese rispetto a quello che poi darà sapore alla mia focaccia ligure fatta in casa.

4. Sapore fresco e fruttato

Un aspetto fondamentale per me è il sapore dell’olio. Mi aspetto un gusto fresco, fruttato, e apprezzo leggere note pepate o amare. Un sapore troppo leggero potrebbe indicare raffinazione, mentre sapori sgradevoli sono spesso segno di adulterazione.

5. Bottiglia protettiva

Quando sono al supermercato osservo anche la bottiglia stessa. Le bottiglie scure o le lattine sono segni positivi, in quanto proteggono l’olio dalla luce che potrebbe comprometterne la freschezza. Le bottiglie trasparenti le evito, perché potrebbero influire sulla qualità. Anche in casa faccio attenzione a questo aspetto, conservando l’olio a riparo dalla luce.

6. La questione del prezzo dell’olio

Sono consapevole che la qualità ha un prezzo, e quando vedo un’offerta incredibilmente economica con un prezzo davvero molto basso, mi solleva immediatamente dubbi sulla genuinità del prodotto. Preferisco investire in un olio di qualità piuttosto che rischiare con opzioni a basso costo.

7. Acquisti da fonti di fiducia

Per garantire la qualità, preferisco acquistare il mio olio extravergine di oliva da rivenditori affidabili con una buona reputazione. Ad esempio personalmente evito venditori ambulanti o siti web sconosciuti, optando per fonti che posso verificare e che garantiscono la provenienza del prodotto. Quando invece finisco la mia scorta e devo fare acquisti al supermercato, faccio attenzione a tutti gli altri punti che vi ho finora elencato.

Scegliere l’olio extravergine di oliva può essere un’esperienza gratificante quando si fanno scelte informate. Con questi consigli personali, spero che tu possa apprezzare al meglio l’autenticità e la qualità di questo straordinario condimento nella tua cucina.