Carta stagnola

La carta stagnola viene ricavata dall’alluminio ed è utilissima in cucina: permette di mantenere freschi e isolati gli alimenti in frigorifero ma anche di cuocere carne, pesce e verdure al cartoccio.

Carta stagnola

La carta stagnola è composta da fogli di alluminio arrotolati e riposti in confezioni spesso dotate di una lama seghettata per tagliarne la quantità necessaria. Agli inizi del ventesimo secolo la carta stagnola veniva ricavata appunto dallo stagno, comportando però diversi problemi perché conferiva ad ogni alimento con cui entrava in contatto un forte retrogusto metallico.

La produzione dell’alluminio è più economica e il prodotto che si ottiene dalla sua lavorazione è più leggero, non corrosivo e incapace di trasmettere sapore agli alimenti con cui entra in contatto: oggi la carta stagnola, nonostante il nome rimandi ancora allo stagno, è diffusissima e presente nelle cucine di tutto il mondo.

Una delle caratteristiche principali della carta stagnola è la sua capacità di essere piegata, modellata e avvolta intorno a oggetti e ingredienti. Può essere impiegata conservare il cibo in frigorifero, conservare i dolci o per rivestire una teglia prima di arrostire qualcosa in forno (come nel caso della tipica cottura al cartoccio), tanto è vero che è possibile trovarla non solo in forma di rotoli ma anche di piatti, vassoi, teglie e contenitori.

Non deve mai essere utilizzata per la cottura nel forno microonde: si surriscalda molto velocemente e potrebbe prendere fuoco in pochi secondi.

Infine, la stagnola è completamente riciclabile: va conferita con la raccolta di metalli e alluminio, ma è importante ricordare che ciò è possibile solamente quando non è completamente intrisa di residui alimentari. Una buona alternativa alla carta stagnola è quella di usare i panni riutilizzabili in cera d’api, un’opzione ugualmente efficace e più sostenibile sul lungo periodo.