Hot Chip Challenge: Antitrust interviene con lo stop alla pubblicità e vendita
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha pubblicato un provvedimento in merito alla “Hot Chip Challenge“, ovvero la patatina piccantissima protagonista di sfide di resistenza sui social media, commercializzata fino a qualche mese fa anche in Italia dalla società Dave’s srl e per la quale è stato ora imposto lo stop alla pubblicità e alla vendita. Il provvedimento è stato preso in considerazione a causa della potenziale pericolosità del prodotto, soprattutto per i giovani consumatori che spesso sono più suscettibili alle sfide lanciate sui social media.
La decisione dell’AGCM infatti impone di interrompere la commercializzazione e la pubblicità dell'”Hot Chip Challenge”, e infatti visitando il sito ufficiale dedicato al prodotto si legge una nota nella quale viene comunicato che la vendita è sospesa in tutta l’Unione Europea ed è in corso una operazione di richiamo, a causa della classificazione come alimento pericoloso dovuta all’alto contenuto di capsicina. Il prodotto conteneva una singola tortilla chips con ingredienti che la rendono estremamente piccante, ovvero polvere di Carolina Reaper e di Trinidad Scorpion Moruga, racchiusa in una bustina e con guanti protettivi per poterla maneggiare, e veniva promosso attraverso una sorta di sfida che invitava soprattutto i giovani consumatori a consumarlo senza bere e a resistere alla sua piccantezza.
L’Antitrust ha ravvisato diverse criticità nella vendita di questo prodotto, tra cui l’AGCM sottolinea l’invito ai giovani consumatori a cimentarsi in una sfida sui social media ma senza una rappresentazione adeguata dei rischi per la salute legati all’uso del prodotto. In particolare, l’Antitrust ha contestato la carenza di informazioni rilevanti su un prodotto alimentare che potrebbe mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, specialmente bambini o adolescenti. Una delle principali preoccupazioni riguarda infatti la tutela dei consumatori più giovani e influenzabili, che potrebbero essere facilmente persuasi a consumare prodotti pericolosi attraverso messaggi promozionali che sfruttano la loro propensione a partecipare a sfide virali sui social media.
La Hot Chip Challenge tuttavia non è stata oggetto di intervento delle autorità solo in Italia, ma anche in altre nazioni soprattutto in seguito alla notifica del RASFF: ad esempio recentemente l’AFSCA (Agence fédérale pour la sécurité de la chaîne alimentarie) in Belgio ha pubblicato l’avviso di richiamo per questo prodotto, e precedentemente l’avviso era stato pubblicato anche da Austria, Slovenia, Malta, Lussemburgo e altri paesi europei.
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