Tonno sott’olio
Il tonno sott’olio in scatola è una delle cose sempre presenti in dispensa, pronto per ogni emergenza. Ottimo nelle insalate di riso e nei panini, da il suo meglio anche nelle polpette e nel polpettone di tonno.
Il tonno sott’olio è uno di quei cibi in scatola che in genere è sempre presente nella dispensa della propria cucina. Alimento particolarmente discusso – soprattutto quello in lattina – per via dell’alta concentrazione di mercurio, una cosa è certa: nonostante le marche in commercio siano diverse, il migliore tonno sott’olio rimane quello artigianale, magari fatto in casa. Scopriamone di più.
La storia del tonno sott’olio in scatola
Ciò che si nasconde dietro la nascita del tonno in scatola è affascinante. La storia vuole che l’invenzione del tonno sott’olio – anticamente conservato sotto sale – sia dovuta alla famiglia siciliana dei Florio. Essi, per primi, iniziarono a ricorrere a tale metodo all’interno dello stabilimento di loro proprietà (sito sull’isola di Favignana) e adibito alla lavorazione del pesce.
Tonno sott’olio, calorie e valori nutrizionali
Esistono due tipologie di tonno in scatola, quello al naturale e quello, appunto, sott’olio. Se le calorie del primo – che viene conservato in acqua e prodotto utilizzando le sole parti magre del pesce – si aggirano sulle 100 per 100 gr, quelle del tonno sott’olio ammontano a quasi il doppio. Il tonno sott’olio contiene più calorie, ma è anche più gustoso. Fonte di proteine (il 53%) e di lipidi per il restante 47, l’alimento contiene vitamina A, ed è ricco di sodio, potassio e fosforo. Contiene modeste quantità di calcio e ferro.
Tonno sott’olio fatto in casa, ricetta e botulino
Il tonno sott’olio si può fare in casa con ottimi risultati, ed è anche piuttosto semplice: l’importante è partire da materie prime di qualità. Per farlo procedete così:
- lavatelo bene e a lungo, quindi portate ad ebollizione, in una pentola capiente, dell’acqua con aromi a piacere (ad esempio foglie di alloro) e sale;
- unitelo in pentola e fatelo cuocere per un’ora. Scolatelo e fatelo sgocciolare in un colino per un giorno intero;
- a questo punto sarà pronto per essere trasferito all’interno di vasetti sterilizzati, coperto di olio di oliva e fatto riposare per almeno una settimana.
Come tutte le conserve fatte in casa, anche il tonno sott’olio non è esente dal pericolo botulino, ma prestando attenzione a che, in ogni fase della preparazione non avvenga alcun tipo di contaminazione, dovreste evitarlo facilmente. In quanto alla sua conservazione, il tonno sott’olio così trattato dura per diversi mesi, ma si consiglia di consumarlo entro i 2 anni.
Tonno sott’olio in gravidanza
Al consumo del tonno sott’olio in gravidanza sono legati dei rischi per la salute del feto: i livelli di mercurio troppo alti concentrati nei grandi predatori come, appunto, il tonno, possono comprometterne lo sviluppo. Per tale motivo, nonostante il pesce sia fortemente raccomandato anche durante la gravidanza, sarà bene evitare tale tipologia prediligendo altre specie.
Ricette con tonno sott’olio
Il tonno sott’olio costituisce un ingrediente gustoso e pratico. A lunga conservazione, se ne può tenere una scorta in casa. Tra le ricette più sfiziose ci sono quelle degli antipasti veloci: si può usare nell’insalata russa, come ripieno di stuzzichini di pasta sfoglia, di vol au vent, di tartellette di pasta brisè.
Tra le ricette estive, invece, si può utilizzare nelle insalate di riso, di pasta o classiche con il mais: è insuperabile insieme alle patate. Si presta anche a secondi piatti come le polpette di tonno al forno, le frittelle di tonno ed il polpettone, tutte pietanze che piacciono ai bambini. La pasta con tonno, infine, è un must: pronta in pochi minuti, è perfetta anche per i principianti (non a caso è il piatto più preparato, per antonomasia, dagli studenti fuori sede).
Tonno sott’olio scaduto, cosa fare?
Come avviene per molti cibi, non è obbligatorio gettarlo via subito dopo la data di scadenza. Quest’ultima, indica spesso la sola perdita delle caratteristiche organolettiche del prodotto. Non comporta, sempre e comunque, rischi per la salute. Ciò premesso, il tonno sott’olio scaduto si può mangiare entro un mese dalla sua scadenza. In ogni caso, aprite la confezione e controllatene l’integrità.