Capesante

Molluschi particolarmente apprezzati, le capesante si caratterizzano per un gusto delicato che piace a molti. Sono ottime gratinate al forno, cotte sulla griglia e in padella, e si distinguono per la consistenza particolare – soda, tenera e per nulla gommosa – che, se sapute cuocere, si mantiene tale. Ecco cosa sono e come cucinarle al meglio in ricette adatte alle grandi occasioni.

Cosa sono le capesante?

Nell specifico si tratta di molluschi bivalve appartenti alla famiglia delle Pectinidae dei quali esistono diverse varietà. Tra queste spiccano la specie mediterranea e quella atlantica, ovvero la più grossa reperibile in commercio. Le capesante costituiscono un alimento piuttosto ricercato il cui prezzo si aggira sui 28 euro al kg. Il loro periodo di reperibilità si riconduce ai mesi compresi tra maggio e settembre e al mese di dicembre (non è un caso che siano le protagoniste dei menù di Natale).

I valori nutrizionali delle capesante

Fonte di omega 3, i cosidetti grassi buoni alleati della salute dell’apparato cardiovascolare e del cuore in particolare, le capesante sono ricche di proteine di alta qualità, di vitamine del gruppo B e, tra i sali minerali, di magnesio e fosforo. Di contro, però, sono anche ricche di colesterolo, e per tale motivo dovrebbero essere consumate con moderazione.

Capesante in cucina, le ricette da non perdere

Gli utilizzi di tali molluschi in cucina è vasto, ma non si può che iniziare dalle capesante gratinate, uno degli antipasti natalizi per eccellenza. Ottime sono in tutte le loro possibili varianti, dalle capesante gratinate con besciamella a quelle con funghi e salmone. Oltre alle capesante al forno, tale alimento si può fare in padella al burro, alla veneziana, alla chioggiotta, ma anche sulla piastra. Risultano altrettanto indicate per ricette gourmet e per menù afrodisiaci. Non hanno bisogno di troppi grassi per una cottura ideale e sono deliziose anche solo semplicemente scottate (anche perché una cottura prolungata tende a seccarle).