Aranciata
Bevanda analcolica frizzante dal gusto di arancia, l’aranciata è la protagonista di rinfrescanti e piacevoli momenti: scopriamone le origini.
L’aranciata è una bevanda gassata analcolica a base di succo di arancia, zucchero e anidride carbonica. Particolarmente apprezzata insieme a Chinotto, Gassosa e Cola Cola, è immancabile sulle tavole in occasione di pranzi e cene in famiglia (in casa e non). La legge dice che l’aranciata – per essere considerata tale – debba contenere almeno il 20% di succo d’arancia.
Aranciata fatta in casa
Discorso diverso vale per l’aranciata fatta in casa, che in molti usano preparare con le arance fresche. In questo caso basta spremerle, filtrarne il succo e raccoglierlo in una brocca, quindi dolcificarlo a piacere e bere subito o, al massimo, conservare in frigo per un giorno. L’aranciata fatta in casa è la protagonista di colazioni casalinghe sane e nutrienti o merende salutari.
Origini dell’aranciata
L’aranciata (intesa come bibita gassata) vede la sua nascita nel 1932, quando fu presenta al pubblico, per la prima volta, alla Fiera Campionaria di Milano grazie all’intraprendenza dell’imprenditore Ezio Granelli, proprietario di una nota azienda specializzata nella produzione di acqua frizzante. Si trattava, infatti, di una bevanda composta da succo d’arancia, poco zucchero e acqua gassata. Da allora l’aranciata ne ha fatta di strada e, ad oggi, è prodotta da diverse aziende.